E’ alla fine di una lunga giornata di appuntamenti, in uno show room di prodotti tipici siciliani che fa il suo ingresso la futura sposa. Lei è decisamente attraente, si intuisce subito che ha un gusto raffinato ed il suo accento francese mi colpisce immediatamente. Dietro di lei il fidanzato, so già che le sue origini sono siciliane per cui sono certa che apprezzerà la mia scelta. Sono innamorati, davvero. E sono anche dei giramondo, il loro lavoro, infatti, li porta costantemente verso latitudini spesso opposte. Ed è per questo motivo che, per la prima volta nella mia carriera da wedding ed event planner, mi ritrovo ad essere un po’ nervosa. Non tanto perché si tratta di clienti VIP, a quello ormai sono abbastanza abituata, ma soprattutto perché ho davanti una coppia di innamorati divisi spesso da chilometri e chilometri di distanza e, per questo motivo, sono convinta che il loro matrimonio debba avere qualcosa in più. Deve anche riflettere quelle che sono le tradizioni culturali della sposa. Non ha importanza quanto si viaggia o che ruolo possiamo ricoprire nel nostro lavoro, nei momenti unici della nostra vita le tradizioni ci chiamano sempre a loro e noi non possiamo che rispondere. La sfida mi piace molto, sono pronta ad accettarla trasformando questa occasione in un vero matrimonio Destination Wedding in Italia.
Ci mettiamo subito a chiacchierare come se ci conoscessimo da tempo, quasi come vecchi amici che si incontrano di nuovo dopo un lungo tempo di separazione, e mentre ci facciamo coccolare più che volentieri dallo chef che prepara, solo per noi, prelibatezze della tradizione culinaria siciliana, mi conducono nella loro storia d’amore.
La scelta perfetta per loro è certamente la Chiesa di San Nicolò, nel cuore storico, più autentico della mia città, Padova. Siamo a pochi passi da Piazza dei Signori, luogo nel quale si respira un’aria medievale ed unica. Proprio qua la mia coppia di sposi per metà stranieri ha deciso di giurarsi amore eterno, stretti dall’abbraccio dei loro affetti più cari.
Tra mille risate, in un’atmosfera rilassata, richiamiamo la bellezza e la delicatezza francese attraverso colori e materiali rustici ma, al tempo stesso, glamour. Nell’aria il profumo dei campi di lavanda, il colore viola che contraddistingue questa coppia di futuri sposi e, in modo del tutto naturale, ecco trovato il colore del loro matrimonio che ben si sposa con il tema pensato, lo stile provenzale, perfetto per questa coppia dallo stile semplice ma prezioso ed elegante al contempo.
Il loro amore ha il sapore di epoche lontane, ed è proprio per questo motivo che, mentre parliamo, mi viene in mente il processo tipico delle lavorazioni artigianali. Quando propongo un maestro orafo locale per la realizzazione delle fedi rigorosamente Made In Italy, simbolo tangibile della loro indissolubile unione, vedo nei loro occhi che ho davvero fatto centro.
Immagino un ricevimento tra vigneti e colline, una location immersa nella natura incontaminata del paesaggio veneto, continuo a farli sognare attraverso un viaggio tra i sapori della tradizione culinaria italiana per finire poi con uno sweet table a tema a base di caramelle provenienti direttamente dalle pasticcerie parigine. Questo, rifletto, è proprio il senso più autentico del Destination Wedding, unire le nostre tradizioni con quelle dei futuri sposi e questo per farli sentire a casa pur essendo immersi nei nostri paesaggi e nella nostra cultura.
Le percussioni sono gli strumenti musicali della serata, il tableau de mariage rappresenta sulla carta il viaggio della loro storia d’amore tra le varie città d’Italia, un binario che corre, parallelo, al giro del mondo che li vede spesso coinvolti e separati per i loro rispettivi lavori.
Ed eccoci, in un attimo siamo già al giorno del matrimonio. Ho un attimo di commozione quando la cerimonia religiosa si apre con il canto di un coro Gospel e la sposa fa il suo ingresso in chiesa e gli invitati si voltano, emozionati, ad ammirarla. Il suo vestito, decorato con meravigliosi inserti in pizzo, è ancora più bello di quando era stato pensato ed immaginato, il suo bouquet a semisfera è composto con rose Avalanche bianche.
Ed è quando entra in scena il cuscino porta fedi che realizzo quanto sia bello lavorare nel Destination Wedding. I colori vivaci delle stoffe, oltre a rappresentare la vivacità e solarità di questa coppia, è simbolo stesso delle origini africane della sposa tracciando così un legame tra culture e tradizioni diverse, esattamente come quello presente tra questi sposi.
Lo sposo, al braccio della madre, attende trepidante spazzolando con la mano, un po’ tremante, il suo abito, espressione massima della tradizione artigianale italiana.
I parenti ed amici, elegantissimi, sono la cornice perfetta di questa giornata di festa. Sono arrivati a Padova da tutto il mondo per celebrare questa multietnica unione, chi dalla Francia e dal Belgio, chi dal Brasile e dal Giappone, e quando gli sposi arrivano, non riuscendo più a contenere la loro felicità, fanno partire un grande applauso e cantando anche antiche nenie africane rendendo ancora di più, se possibile, questa giornata davvero indimenticabile.
Parola di wedding planner.
Antonia Macrì
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