Nella prestigiosa sede della Camera di la Camera di Commercio di Roma,Tempio di Adriano, si è svolto il Workshop Eurasia 2015, iniziativa nata per creare un ponte tra le imprese dell’Italia Centrale ed i mercati della Cina e dei paesi Asean.Il Workshop, giunto alla sua seconda edizione, è stato promosso e sostenuto da Unindustria Lazio, Fondazione Terzo Pilastro, Agi e Regione Lazio, con la collaborazione attiva del Ministero degli Affari Esteri.
I settori toccati dal Workshop sono essenzialmente quattro: l’export agroalimentare, l’attrazione di investimenti, lo sviluppo delle infrastrutture e la collaborazione tra aree urbane.
Si tratta di un progetto pluriennale di networking che inizia ormai a dare frutti visibili: sono infatti presenti quest’anno tre delegazioni ufficiali, dalle città di Tianjin e da Chongqing e dalla Camera Agroalimentare Cinese, con la finalità di favorire l’export dall’Italia e lo sviluppo di azioni comuni per il trasferimento di tecnologie e know-how verso l’Asia.
L’iniziativa prende quest’anno spunto da alcuni significativi dati emersi in relazione al mercato asiatico, tra cui il previsto incremento oltre il 7% dell’export italiano nel triennio 2015-2018;
la crescita in Cina di una classe di nuovi consumatori che cerca il “made in Italy” come garanzia di qualità; l’abbattimento delle dogane dei paesi Asean a fine 2015 (un mercato unico con oltre 600 mln di consumatori e un PIL aggregato di oltre 2.300 mld $); il grande piano per le infrastrutture che sta partendo in Cina e nei Paesi Asean (finanziato da organismi multilaterali a cui aderisce anche l’Italia, quali l’Asian Infrastructure Investment bank, l’Asian Development Bank, l’Asean Infrastructure Fund).
Con queste premesse e a tale proposito, gli obiettivi degli incontri, legati al commercio, agli industriali e alle imprese, intendono rafforzare la cooperazione tra Italia ed i paesi dell’Estremo Oriente, presentando i trend di crescita dei Paesi asiatici, con uno speciale riguardo alle opportunità per l’industria agroalimentare italiana, i modelli per favorire l’attrazione di investimenti in Italia, l’apertura del mercato asiatico delle infrastrutture e lo sviluppo di collaborazioni con reti internazionali permanenti, Regioni e grandi aree Urbane come quelle di Tianjin e Chongqing.
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Molto interessante l’intervento di Mme Yu Lu, Vice Presidente della Camera Agroalimentare Cinese, che in seguito al suo intervento sulle possibili integrazioni tra le aziende italiane e le preferenze dei nuovi consumatori cinesi (l’utilizzo dell’affermassimo e-commerce in Asia uno degli argomenti trattati) incontrerà delegazioni di produttori agroalimentari italiani per aprire nuove relazioni commerciali;
Bianca Trusiani